L’imprinting è il periodo in cui il cane apprende, associa, e impara maggiormente, formando così le basi del suo carattere futuro. L’imprinting con l’umano inizia già da quando i cuccioli sono nel ventre della madre, se noi andiamo ad accarezzare il ventre della madre, i cuccioli saranno in grado di abituarsi al nostro contatto fin da allora, e quando nasceranno accetteranno più volentieri la nostra presenza. Il cucciolo nasce ceco e sordo, incapace di scaldarsi autonomamente, egli emette i suoi bisogni quando la madre lo stimola con delle vigorose leccate, e il suo istinto lo porta ad andare in cerca ed attaccarsi alle mammelle per sfamarsi.

Già dai primissimi giorni di vita bisognerà manipolarlo più volte nella giornata, per abituarlo alla nostra presenza e al nostro contatto, un cucciolo che non ha avuto contatti con l’umano fin dall’inizio in futuro avrà difficoltà di socializzazione. Gradualmente inizierà a sentire e inizierà a distinguere i vari suoni, l’arrivo della madre, il nostro arrivo e i normali rumori che circondano l’ambiente in cui vive, poi aprirà gli occhi e inizierà a vedere sempre meglio e sarà in grado di riconoscere chi si avvicina. In questa fase dovremo abituare il cucciolo a stimoli diversi, abituarlo a rumori di ogni tipo, lasciando una radiolina accesa o creando noi stessi dei rumori, dovremo abituarlo alla presenza di più umani, adulti, bambini ed anziani, così facendo in futuro il cane non avrà paura o aggressività nei confronti di individui diversi. Sarà importantissimo stimolare il gioco con oggetti ogni volta diversi fra loro, potrà essere utile appendere qualche straccio nella cuccia, in modo che il cucciolo possa tirarlo, un cucciolo che viene stimolato in modo corretto fin da piccolo in futuro sarà un cane molto attento e più facile da gestire. Dovremo abituarlo subito con un nastrino al collo e successivamente ad un collarino molto largo con un cordino appeso, ciò servirà perché si abitui a camminare al guinzaglio. Successivamente, appena avremo completato il ciclo dei vaccini, dovremo iniziare a portarlo in giro per abituarlo al mondo esterno, facendo attenzione ad abituarlo gradualmente agli ambienti troppo rumorosi o affollati, dovremo lasciare che venga accarezzato da tutti e non dovremo mai lasciare che il cucciolo venga avvicinato da cani che potrebbero morderlo o sottometterlo perché adulti o troppo aggressivi, un trauma subito da piccolo potrebbe restargli per sempre rovinandogli il carattere.

Se il cucciolo durante i primi tre/quattro mesi di vita cresce senza avere avuto degli stimoli corretti, sarà sempre più difficile socializzarlo con il mondo esterno, egli infatti sarà tranquillo solo in casa sua ma appena cercheremo di portarlo fuori casa sarà terrorizzato di tutto ciò che vede o che sente, in alcuni casi il cucciolo si butterà per terra rifiutandosi di camminare, tremerà lamentandosi per la paura e se si cercherà di costringerlo a seguirci, potrà avere delle vere e proprie crisi di panico.

In questi casi, se il cucciolo viene preso in tempo, un bravo istruttore riesce a recuperarlo sufficientemente ma se si aspetta che il cane maturi pensando erroneamente che crescendo si calmerà, ci troveremo di fronte a un soggetto quasi o del tutto irrecuperabile, quindi il consiglio che vi posso dare è che se vi accorgete che il vostro cane ha un problema non aspettate ma rivolgetevi subito ad un istruttore professionista. Infatti solo un bravo istruttore, con nozioni di psicologia canina, sarà in grado di valutare l’entità del problema e vi potrà dire se e quanto sarà possibile il recupero del soggetto.

Concludendo quando portate a casa il vostro piccolo amico, iniziate subito a socializzarlo e se avete qualche dubbio su come fare, sarò lieto di consigliarvi al meglio.

Vi ringrazio per l’attenzione ciao alla prossima!

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